L’ottimismo, nato dalle dichiarazioni del presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, che potete leggere qui , che prometteva aperture ai primi di luglio, è stato presto spento dalle dichiarazioni del governatore delle Canarie Viktor Torres che ha richiesto ai turisti un tampone per il coronavirus da farsi nella nazione di partenza (la notizia potete leggerla qui) .
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A mettere ulteriori dubbi sulla reale apertura del flusso turistico dall’Italia verso le Canarie, sono anche le parole del ministro dell’economia (ministro de Hacienda) Maria Jesus Montero che durante la conferenza stampa a Madrid, ieri 24 maggio 2020, ha detto fondamentalmente che dal primo luglio l’apertura dei confini sarà ricercata con i paesi confinanti: Portogallo e Francia o estesa ad altre nazioni come Regno Unito e Germania.
Ministra de Hacienda Maria Jesus Montero Gobierno de España
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Con quale criterio ha scelto questi paesi il governo spagnolo?
“Juegan un papel importante en el sector turistico español”, ecco dove va a finire tutta la retorica dell’accoglienza e del tratto al cliente tipica delle pubblicità: quanto denaro porta il turista? quanto denaro ci produce? quali i numeri di mercato?
L’importante è che da quei paesi “giocano un ruolo importante nel settore turistico”; quale ruolo sia, lo si capisce: quali percentuali di turisti arrivano da quei paesi? e quando denaro portano?
Ma come: la retorica dell’accoglienza, della tolleranza, dell’accettazione che tanto ha conquistato molti turisti, in cosa si riduce? In percentuale di ingressi e in incassi? Flussi turistici valutati come fossero carne da macellare in consistenza e percentuali? E i sogni e le speranze di turisti che sono uomini e donne valgono qualcosa?
Ma avrei una aggiunta importante per ogni liberale: oltre ai turisti, cosa intende dire il governo spagnolo ai tanti italiani che hanno comprato casa, se non case, in Spagna? Statevene nel vostro paese, versate tributi locali e nazionali, ma per voi teniamo i confini chiusi?
Come si fa in questa situazione di incertezza, di dichiarazioni opposte e contraddittorie tra potere centrale e regionale, all’interno dello stesso governo, dire ai tanti turisti italiani che si accingono a prenotare, di farlo senza dubbi?
Ma continuiamo con le dichiarazioni:
Sarà una dimenticanza, ma nella lista manca l’Italia, forse l’Italia non è considerata dal governo attuale della Spagna “un pais con una especial relacion”?
Voglio però sottolinearvi anche la nota di speranza: a livello europeo si lavora sulla definizione di protocolli con i paesi dell’area Schengen, quindi anche l’Italia.
Ma come posso in cuor mio dire: comprate biglietti aerei e prenotate? Sappiamo benissimo che il rimborso da una compagnia aerea è difficile, spesso si ottengono buoni per altri viaggi, ma occorre tempestare di chiamate centralini, a volte a pagamento. Una cosa che mi hanno insegnato i miei nonni è avere rispetto dei sacrifici e dei sogni altrui, non tutto è riconducibile a percentuali, c’è un lato delle questioni che solo chi è umano, riesce a vedere. Stiamo giocando con i sogni delle persone, non abbiamo diritto di usarli per fare cassa e quando non ci tornano comodi, trattare sogni e persone come cani randagi, come stracci sporchi e inutili.
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Ultima riflessione: con quale gioia prenotare, quando si potrà farlo, un viaggio in Spagna, sapendo che fondamentalmente tutto ruota attorno a un discorso di denaro e anche la sbandierata accoglienza e tolleranza sono solo un’idea per richiamare di turisti, dietro a cui si nasconde un’impresa focalizzata su percentuali e flussi di accesso? Dove vi sono mercati ritenuti più importanti (Germania, Regno Unito, Francia) di altri (Italia) da parte dei politici stessi, ancora prima che dagli stessi imprenditori?
fonte : europress.
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