Buongiorno caro lettore,
Oggi affronteremo un argomento articolato e sempre più spesso battuto nei vari gruppi social.
Purtroppo ultimamente, sui vari gruppi presenti nell’arcipelago Canario, leggiamo di connazionali, in cerca di fortuna, sia per quanto riguarda il lavoro come dipendente, sia alla ricerca di fortuna come autonomo o meglio come imprenditore.
Oggi parleremo di come essere AUTONOMO nelle isole canarie.
Partiamo dal presupposto che l’arcipelago Canario è composto esattamente da 8 isole che andremo ad elencare in modo da fare un pò di chiarezza verso quelle persone che sono ancora convinte di andare nelle Canarie come se fosse una isola singola.
Facciamo una premessa molto importante e doverosa, ascoltare le trasmissioni televisive può essere indicativo, può essere un inizio di conoscenza, ma ricordate che, una isola ha i suoi ritmi con annessi pregi e difetti, che solo vivendole personalmente possono far sì nel prendere una giusta e coscienziosa scelta.
Il primo passo da fare è il N.I.E e su questo consigliamo di recarsi nel posto di polizia di interesse per chiedere la documentazione inerente, ricordate che potrete andare direttamente voi, senza appoggiarsi a persone che spesso per 30 minuti di presenza, facendovi credere che senza la lingua spagnola non potrete fare nulla, vi spillano cifre che variano dai 200 ai 300 euro, quando un Nie ha un costo di € 10,50 di tassa, in ogni caso se mai sceglieste di appoggiarvi a persone esterne per farvi aiutare, fate in modo di fare il tutto direttamente dal commercialista che eseguirà la vostra iscrizione come autonomo.
Infatti il commercialista vi servirà obbligatoriamente per eseguire tutte le incombenze annesse per la registrazione della vostra azienda.
Un tempo vi erano tre scaglioni di fiscalità in merito alla seguridad social ( nostro INPS italiano ), per un totale di 18 mesi, sui quali gravavano ogni sei mesi diversi tipi di costi, adesso gli scaglioni sono diventati due, ma invece che essere suddivisi in scaglioni semestrali sono stati raggruppati in due scaglioni composti dal 1 al 12° mese , dal 13° al 24° mese, pertanto le agevolazioni da 18 mesi sono passate a 24 mesi incentivando in maniera esponenziale l’apertura di nuove aziende.
COSTI
Un autonomo nel primo anno di attività dovrà corrispondere per la Seguridad social ( nostro I.N.P.S ) circa € 65 MENSILI, ovviamente sottolineiamo che questa cifra è legata al tipo di attività, ai rischi legata ad essa,alla età ecc. ecc., per intenderci, un programmatore di computer pagherà sicuramente meno che un muratore che lavori nei ponteggi, in quanto la prima categoria sicuramente ha meno probabilità di subìre un incidente lavorativo rispetto alla seconda.
ATTENZIONE- Nei mesi scorsi è stato approvato il diesegno di legge nel quale sarà applicata la tariffa di euro 50 mensili per i primi due anni di NUOVA ATTIVITA’, che al momento non risulta essere ancora in vigore, per tanto, consigliamo ai nuovi imprenditori di accertarsi sull’entrata in vigore di tale normativa .
E’ bene accertarsi di avere sempre i soldi sul conto corrente per il pagamento della tariffa sopraccitata, ricordate che il prelievo è automatico da parte del governo Spagnolo, in quanto se non pagata, il governo spagnolo ti farà pagare la tariffa non più agevolata di 65 euro ma quella a prezzo pieno, ovvero intorno ai 280,00 € , specifichiamo solo per il mese che non hai pagato, dopo di che nei mesi successivi, continuerai a pagare la tariffa agevolata.
ATTENZIONE: Se molti pensano che il governo Italiano sia disonesto, solo perchè vi mette le mani nel conto corrente, dovete invece sapere che il governo Spagnolo è da MOLTI anni che esegue il prelievo delle quote a lui dovute ed in un modo oppure in un altro state certi che riuscirà a prendere quello che gli è dovuto.
Terminato il periodo che va dal 1° al 12° mese, si passerà alla tariffa leggermente più alta , circa 150,00 euro, ovviamente anche questa sempre legata al tipo di attività ed al rischio ad essa associata, rimanendo sempre valido che se non paghi il mese, lo stato Spagnolo ti applicherà la tariffa piena ( circa 280 euro ) per il mese mancante.
Semplicemente non succede nulla di particolare dopo il 24° mese di attività, se non che le agevolazioni sul costo della seguridad social terminano e di fatto si entra nella tariffa piena, ovvero i circa 300,00 € mensili, ovviamente anche questa aliquota è sempre legata al tipo di attività e rischio connesso.
I modelli legati alla fiscalità Spagnola in questo caso sono da suddividersi in:
Quando un autonomo esegue una fattura, ad ogni importo dovrà aggiungere il 6,5% di imposta , esempio il corrispettivo è di euro 100,00 il totale dovrà essere di 100,00 € + 6,5%
NB: Sono esenti da questa imposta tutti gli autonomi che:
Questa imposta è dedicata a tutti coloro i quali affittano un locale commerciale .
Facciamo un esempio:
il Sig. Jose affitta dalla società Wtr un locale per 1000 € al mese, bene, il Sig. Jose, oltre a dover pagare ogni mese 1000 € alla società affittuaria ( wtr ) , dovrà mettere in conto di pagare il 19% a hacienda estatal sopra i 1000 euro , pertanto ricordiamoci che l’affitto in questo caso non sarà più euro 1000 ma bensì 1190,00 € .
Chiedere sempre al proprietario dei muri, prima di firmare il contratto, se il prezzo di affitto è compreso di RITENZIONE oppure NO.
ESEMPIO:
Se non è compreso di ritenzione, il contratto sarà di euro 1000 € con la specifica che sopra questa cifra l’affittuario dovrà versare il 19% ad Hacienda, per tanto l’affitto da calcolare è di € 1190,00.
Se è compreso di ritenzione, il contratto segnerà che è di € 1000,00 con la specifica ” compreso di ritenzione” dal quale il commercialista scorporerà il 19% che ovviamente verserà ad Hacienda,per tanto l’affitto è di € 1000,00 e non di 1190,00, particolare di non poca importanza.
Per spiegarvi in modo semplice questo modello, vi illustro questa foto, che riassume al meglio il concetto
Prendiamo di esempio sempre il Sig. Jose, che alla fine dell’anno ha avuto un beneficio di € 800,00 come da immagine, dovrà tramite il modello 130 pagare sopra il guadagno il 20% di imposte, in questo caso €160,00
Parleremo adesso della R.I.C, ovvero la possibilità da parte dell’autonomo di reinvestire parte dei propri ricavi in azienda, piuttosto che nelle tasse.
Cercheremo di essere il più chiari possibili, al fine che possiate intendere quali possono essere i vantaggi e svantaggi di tale possibilità, partendo da questa foto rappresentativa.
Il Sig. Jose nell’anno 2018 si trova ad aver avuto un guadagno di € 80.000,00, sui quali nella dichiarazione dei redditi, che solitamente si presenta da fine Aprile a Fine Giugno, ma i tempi non sono mai coerenti, deve pagare il 20% di imposte, ovvero € 16.000,00, qui adesso avete due possibilità
Se deciderete di partecipare alla R.I.C dovrete comunicarlo al commercialista il quale vi prospetterà questa immagine .
Dopo di che prenderemo il vostro fatturato e lo divideremo in due fasce come da immagine
Benissimo, come si evince dal grafico noterete che abbiamo due scaglioni di percentuali che si riferiscono alla percentuale del fatturato iniziale di € 80.000,00
sui quali se parteciperete alla R.I.C. lo stato vi chiederà di pagare così come segue:
Sul 10% del fatturato ( in questo caso gli € 8000.00 ) vi applicherà la normale aliquota del 20% cioè 1600,00
Sui 72.000 € , ovvero il 90% del fatturato, lo Stato Spagnolo ESIGERA’ il pagamento pari al 10% sulla percentuale del 20% da pagare normalmente, in questo caso sui 72.000,00 ( vedere immagine )
Riassumendo, il Sig. Jose avrebbe dovuto pagare non partecipando alla R.I.C sul fatturato di 80.000,00 euro 16.000,00 € di imposte , mentre partecipando alla R.I.C. si trova a pagare solo € 3040.00 , risparmiando € 12.960,00 .
I costi per una tenuta mensile della contabilità, possono variare da molti aspetti, infatti essendo abbastanza semplice come autonomo tenere una contabilità aziendale, molti imprenditori cercano il più possibile per il fai da te, se non per le cose obbligatorie, denuncia dei redditi, iscrizioni varie ecc ecc , in ogni caso per una contabilità media i prezzi variano da un 70 € al mese, fino ai 120\130 mensili, ovviamente il costo varia dal numero di fatture eseguite ed il numero di dipendenti in carico alla azienda.
ATTENZIONE: Molti commercialisti, giocano la carta che voi non conoscete la lingua e cercano di spillare delle tariffe un pò più alte.
Questo è un articolo dimostrativo ed ha cercato di essere il più chiaro possibile, ovviamente, per maggiori informazioni consigliamo di rivolgesii ad un commercialista, in tal caso se hai bisogno di consigli per cercarne uno ti preghiamo di non esitare a digitare sul servizio whatsapp che leggi in basso a sinistra.